Daniele Vannucci nasce a Firenze nel 1948, all'ombra del Cupolone, come lui stesso dice…
Vive, però, la sua prima giovinezza a San Miniato e lì impara ad amare la campagna e ad apprezzarne i colori e il silenzio. Conclude gli studi universitari a Firenze, nella stessa Facoltà di Agraria dove, successivamente, rimane per oltre un decennio come ricercatore.
In quel periodo vive a Prato ed è lì che dal 1980comincia a dedicarsi con costanza alla pittura. Le sue prime opere sono soprattutto acquarelli. Nel 1989 il suo lavoro lo porta a Roma. Decide di fissare la sua dimora sulle alture della Sabina, che da lontano guardano Roma. Il mare di olivi che da Fara in Sabina dominano la Città Eterna, le colline dolcissime che degradano verso la pianura del Tevere e i tramonti struggenti, incidono in modo evidente nelle opere di quel periodo.
Il soggiorno romano va avanti per una quindicina d'anni, dopodiché si presenta l'occasione di un ritorno verso casa: con la famiglia riesce a realizzare un agriturismo in Chianti, nella fattoria che per tanti anni era stata mèta di vacanze estive. Ed anche questa volta i luoghi incantati e selvaggi della nuova destinazione, lo prendono per mano e lo conducono attraverso nuovi sentieri, che contribuiscono a dare una netta impronta alle espressioni pittoriche del periodo.
Nel 2011, dal Chianti a Viareggio per un nuovo viaggio artistico. La città del Carnevale riesce, infatti, a trasmettere la straordinaria essenza della vita che aleggia in Versilia. E già alcuni effetti sono ben visibili nelle opere realizzate nei primi anni della sua permanenza in Riviera.